TORX Trail Running Races 6-15 Settembre 2024

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IL TOR DES GÉANTS® RACCONTATO DALLO SCRITTORE SIMONE SARASSO | DAY 6

Lucas corre.

Mannaggia, se corre.
Son le due di notte e Lucas è un fulmine, una scheggia.
Una divinità della notte.
Lucas corre con trecento k sulle spalle.
Notte dei fantasmi a Saint Rhemy en Bosses: eppure Lucas risplende.
Perché è magico.
L'altr'anno, a quest'ora, Mien e io eravamo a metà strada per il Frassati.
Stelle, polvere, gloria e sudore.
Stasera abbiamo appena finito di cenare con una splendida banda di amigos e siamo rotolati in Base Vita.
Giusto in tempo per vedere Lucas l'Incantato volare - letteralmente - sui ciottoli e fiondarsi oltre le tende e le campane alla ricerca di due occhi azzurrissimi, stanchi e irrimediabilmente innamorati.
Dietro quegli occhi ci sono notti insonni, e troppi caffé. Chilometri in macchina, aerei prenotati con mesi d'anticipo, sogni.
Sotto quegli occhi ci sono labbra crepate dal freddo, ma Lucas le bacia lo stesso.
Le bacia eccome.
Le sogna da cinquanta chilometri almeno.
E le pensa a ogni passo.
Ritrovarle, a ogni Life Base, è il regalo più grande.
Quelle labbra, e quell'abbraccio stretto che ogni ridda di baci si porta appresso, sono una piccola, preziosa medaglia da finisher.
Manca poco al traguardo.
Lo sanno tutti.
Lo sa Caterina, che marcia decisa dalla partenza. Ci siamo incontrati a Gressoney che correvo.
Ci siamo sorrisi come vecchi amici, anche se non ci siamo mai parlati.
E ci sorridiamo stasera, qui nella tenda dei sognatori.
Caterina è pronta: antivento, corsari neri, zaino allacciato, frontale, borracce fully loaded col té caldo.
E un sorriso che mi fa sanguinare il cuore.
Caterina è pronta a uscire là fuori, a masticare dislivello, a guadagnarsi il fango, l'erba marcia e le stelle: su su fino al Frassati, e poi ancora più in alto, a sfiorare il cielo in cima al Malatrà.
Dopo quel vento in faccia, soltanto sassi, giù fino al Bertone.
E poi la gloria.
Eterna e bollente.
Come una tazza di cioccolata fumante nella notte più gelida dell'anno.
Questa è la notte dei fantasmi.
L'ultima notte, quella in cui non si può mollare.
Penso a Federica e Leo, fianco a fianco da Courmayeur.
Fianco a fianco fino a Courmayeur.
Stamane ho corso: dall'attacco della discesa fino in Base Vita. E ben oltre, su per la salita verso l'ultimo colle.
Ho corso solo, e poi ho condiviso polvere, radici e gradini con Mien e Benny.
Ogni goccia di sudore sulla fronte era un sospiro d'invidia sincera.
L'anno scorso ho scollinato il Malatrà e non ho avuto il coraggio di seguire i finisher fino al traguardo.
Non me lo meritavo.
Quest'anno mi sono accontentato di vederli partire dal basso.
Per soffrire un po' meno.
Il TOR non è per tutti, questo è sicuro.
E chi arriva fin qui, a Bosses, è pieno di magia e merita un tributo d'onore infinito.
Allora, forza Lucas e forza Caterina, forza a tutti voi, là fuori, che stanotte andate a far razzia di stelle.
Bon courage, amici miei.
Portate con voi queste parole, vi prego.
Così che anche una briciola del sottoscritto giunga intatta insieme a voi fino al traguardo.

ph. Alexis Courthoud

Aggiornato: Sab, 15/09/2018 - 11:10