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Chalet de l’Épée

“Sua maestà l’aquila
sorvola i larici monumentali”

 
Altitudine: 2370 m
Indirizzo: Loc. Epée des Plontains - 11010 VALGRISENCHE
Periodo di apertura: 15 giugno – 20 settembre 
Contatti: +39 0165 97215 / +39 0165 762696
[email protected]
www.rifugioepee.com

 

I rifugisti: famiglia Gerbelle

Nel 1986 due fratelli originari della Valgrisenche, Ivo e Dario Gerbelle, hanno deciso di intraprendere una lunga e coraggiosa avventura insieme, costruendo il loro rifugio. Lo Chalet de l’Epée sorge in luogo di una vecchia malga sull’Alta Via n°2: in stile alpino, in pietra e copertura del tetto in lose.

“Quando salirete al nostro rifugio, il sentiero panoramico attraversa un maestoso bosco di larici secolari, tutelati come piante monumentali. 54 alberi, con un'età  media di oltre 500 anni e diametri di oltre 1 metro e ½ . Potenze della natura, come a proteggere il piccolo villaggio di Arollaz e i villaggi sottostanti. Vi sentirete piccoli uomini al cospetto dei giganti. L'ambiente circostante è suggestivo: il vallone del Bouc offre una scenografia mozzafiato, con una vista panoramica sulla Punta Rabuigne e il ghiacciaio Lepère, per salire alla becca di Mont Forciaz”.

Dal 1988, anno dell’inaugurazione del rifugio, Ivo e Dario si sono sposati con Tiziana e Antonietta, e hanno avuto rispettivamente 3 e 2 figli. Adesso entrambe le famiglie si dedicano all’accoglienza degli avventori, alternandosi nei vari ruoli e compiti quotidiani in perfetta sintonia.

 

Lo Chalet de l'Epée

Lo Chalet è aperto non solo nel periodo estivo, ma anche nei fine settimana di Aprile e Maggio, nella stagione dello sci alpinismo e, su prenotazione gruppi, anche in settimana. Ha una capienza di 80 posti letto, con camerette separate e spaziosi dormitori per i gruppi. A disposizione anche un locale invernale sempre aperto con sei posti letto.

Solitamente gli escursionisti si fermano al rifugio per un periodo medio-lungo, utilizzandolo come base per le loro escursioni. Per la valenza ambientale dei luoghi, lo Chalet è anche meta privilegiata degli amanti del turismo naturalistico. Luogo selvaggio e incontaminato, è il regno delle marmotte e ricco di fauna alpina, stambecchi e camosci. Sua maestà  l'aquila nidifica in zona.

Sullo sperone roccioso, a ridosso del rifugio, è stata attrezzata una palestra di roccia, con vie corte di varie difficoltà. Ideali per gli appassionati di arrampicata sportiva e buona palestra per gruppi neofiti accompagnati da guide.

Il rifugio è posto di passaggio per gli escursionisti del 'Tour du Grand Paradis', che parte dalla vicina Savoia, passa per il Col du Mont e finisce a Cogne, con l'ascensione al Gran Paradiso. E punto-tappa dell’Alta via Glaciale.
Consigliata la traversata Epée-Bezzi, fiore all'occhiello escursionismo della Valgrisenche. Oltre all’escursione al Col Fenêtre, lungo il vallone del Bouc, lungo le pendici della Becca di Tei e tra i detriti morenici, si raggiunge il Colle a 2.840 metri.

La Valgrisenche è considerata, dagli amanti della montagna, la patria dello sci alpinismo. Offre itinerari che si snodano su grandi ripidi ghiacciai, tipici del versante meridionale della catena alpina, e in ambienti ancora selvaggi, con condizioni di neve ottimali.

 

Le specialità

L’addetta ai fornelli è Tiziana, moglie di Ivo, che propone sostanziosi menù tradizionali: si comincia con antipasto di salsiccia e lardo d’Arnad, per stuzzicare l’appetito… Si procede quindi con polenta e spezzatino, ratatouille, e l’immancabile  fontina.
E per la gioia dei più golosi, impossibile resistere alla torta della casa o alla panna cotta. Il tutto accompagnato con vino piemontese e vino doc valdostano.
Per finire: grappa al mirtillo.

 

Aggiornato: Ven, 04/05/2012 - 17:23