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Rifugio Barmasse

“Sosta sull’Alta Via dei Giganti,
fuori dal tempo”

 
Altitudine: 2157 m 
Indirizzo: Loc. Lago di Cignana - 11028 VALTOURNENCHE
Periodo di apertura: 1 luglio – 31 agosto
Contatti: +39 339.1083955 / + 39 333.4125868
www.lovevda.it

 

Il gestore: Lelia Barmasse

Lelia ha 86 anni e gestisce il Rifugio Barmasse dal 1965: “Mio marito Jean possedeva parte della montagna ed è stata sua l’idea di avviare questa attività. Il rifugio ce lo siamo costruiti da soli”.

Per Lelia lo spirito da rifugista è una vera e propria vocazione: “Io adesso sono un po’ vecchietta e faccio fatica… ma mi dispiace chiudere, perché la gente che passa di qua ha bisogno di un posto in cui sostare. Vorrei cedere l’attività, ma lo farei solo se trovassi la persona giusta, una guida, o qualcuno che ama davvero la montagna”.
Un’ottima occasione per un giovane che abbia voglia di intraprendere questa nuova avventura. La Signora Leila ne sarebbe felice.

 

Il Barmasse

Il lago di Cignaga è il più grande della Valtournenche. Il bacino artificiale della diga Enel. Nella località della Valtournenche, in cui i Barmasse hanno costruito il loro Rifugio, il tempo sembra essersi fermato.
“Negli ultimi quarant’anni non è cambiato niente. C’è il lago, ci sono gli animali, c’è pace. È tutto molto rustico”. Anche lo spirito da rifugista di Lelia è rimasto lo stesso di quarant’anni fa, caratterizzato da un’ospitalità semplice e calorosa, ma dai modi schietti: “Adesso la gente è più esigente, arriva qui e vuole subito farsi una doccia. Ai miei tempi, se trovavi un riparo eri già contento!”

Ovviamente la doccia c’è, ma chi passa dal rifugio Barmasse solitamente cerca altro: l’occasione di vivere l’aspetto vergine della montagna, sul percorso dell’Alta Via n°1, all’ombra del maestoso Cervino, tra alpeggi impreziositi da esaltanti fioriture, che iniziano coi bucaneve e proseguono per tutta l’estate.

Dal poggio del rifugio Barmasse, in prossimità della diga di sbarramento del lago artificiale, è possibile intraprendere svariate escursioni. Lelia consiglia la gita al Monte Pancherot: non presenta particolari difficoltà e, in vetta si gode di una vista suggestiva sul Gruppo del Rosa.

Percorrendo l’Alta Via dei Giganti è possibile ammirare impareggiabili testimonianze di architettura rurale valdostana, legata alla vita degli alpeggi.

La cucina proposta al rifugio è di tipo familiare, caratterizzata da piatti semplici, ma genuini.

 

Aggiornato: Ven, 04/05/2012 - 18:30